Modello di circolazione idraulica della Sacca degli Scardovari

Su incarico del Consorzio di Bonifica Delta del Po, è stata condotta una serie di indagini sulla Sacca degli Scardovari, che comprendono delle campagne di misura in laguna (misure mareografiche e correntometriche) e la taratura del modello di circolazione idraulica. Le indagini sono state inserite tra le attività di monitoraggio e di supporto ai lavori di vivificazione in Sacca degli Scardovari realizzati con co-finanziamento europeo (Progetto  LIFE09NAT/IT/000110 Action C5).
Lo studio è servito ad aggiornare la banca dati di misure mareografiche e correntometriche disponibile per la Sacca, e ad aggiornare e ricalibrare il modello matematico sulla base dei nuovi dati suddetti e dei rilievi batimetrici recentemente eseguiti a cura del Consorzio.
Lo studio ha portato alla valutazione degli effetti degli interventi di dragaggio della Bocca Sud eseguiti da parte del Consorzio sugli scambi mare-laguna e quindi sul miglioramento della qualità delle acque interne specie nell’area sud-occidentale della Sacca.
Le indagini si sono incentrate principalmente sugli specchi d’acqua che si trovano a ridosso delle bocche lagunari, che più direttamente sono interessati dagli effetti dell’allargamento della Bocca Sud. Tuttavia, le valutazioni fornite dallo studio sono state estese anche all’intero bacino lagunare, allo scopo di rendere disponibile un quadro completo sullo stato attuale della laguna con riferimento alla circolazione delle correnti di marea e alla dinamica del ricambio idrico, non solo in relazione agli interventi in fase di attuazione, ma anche alle condizioni generali di qualità delle acque lagunari.
A questo riguardo, le valutazioni modellistiche di natura strettamente idrodinamica, sono state affiancate da valutazioni ulteriori sui fenomeni di mescolamento e dispersione connessi con l’interazione tra le acque dolci portate dai diversi rami del fiume Po e le acque salate introdotte dal mare.
A supporto delle indagini modellistiche sono state effettuate tre campagne di misura correntometriche e mareografiche realizzate rispettivamente prima del dragaggio (27 febbraio 2013), subito dopo il completamento della prima fase dei lavori di escavo del canale (17-18 ottobre 2013), e circa sei mesi dopo il completamento di tali lavori (1 aprile 2014). Ciò ha consentito da una parte di validare il modello per confronto tra i risultati del modello e le misure dirette in campo, dall’altra di ottenere una valutazione quantitativa anche sperimentale sugli effetti del dragaggio. Sono stati presi in esame in particolare le variabili che più sono correlate alla dinamica delle correnti di marea e al ricambio delle acque lagunari, cioè le variazioni delle velocità locali, le variazioni delle portate e dei volumi scambiati.
A supporto delle valutazioni sulle interazioni tra acque dolci e salate sono state effettuate delle campagne di misura con profilatore CTD.
Le misure, effettuate in concomitanza con le misure correntometriche, hanno così anche consentito di mettere in relazione le variazioni di salinità all’interno della Sacca con la dinamica delle correnti di marea.
Infine lo studio ha preso in esame la problematica dell’evoluzione morfologica dei fondali delle Bocche della Sacca e del braccio di mare antistante. Sono stati costruiti modelli altimetrici digitali relativi ai più recenti rilievi batimetrici effettuati (2010, 1013 e 2014) e valutata l’entità delle variazioni intervenute nel breve periodo, che in sostanza documentano le recenti tendenze evolutive dei fondali su cui insistono gli interventi in progetto.